Il progetto

RENYO è progetto Erasmus+ che coinvolge 5 organizzazioni partner (I nostri partner). Avviato nel 2018, si concluderà nel 2021.

In molti paesi dell’Unione Europea, si riscontra un alto tasso di recidiva fra i giovani di età compresa fra i 10 e i 17 anni.

Inoltre, ben 9 su 10 abbandonano o hanno abbandonato gli studi prima dell’inizi della detenzione.

Il processo di reinserimento dei minori autori di reato è particolarmente difficile, in quanto questi ultimi hanno minori opportunità formative che limitano, a loro volta, i possibili sbocchi occupazionali. Ecco perché, il coinvolgere i minori autori di reato in attività educative, quando sono ancora in custodia, costituisce un’opportunità unica per facilitare il processo di adattamento alla vita comunitaria.

Tuttavia, è stato osservato che gli educatori che operano negli istituti penitenziari tendono a essere meno qualificati dei docenti delle scuole pubbliche. Anche l’avvicendamento del personale è più frequente, e scarseggiano i corsi di formazione su come affrontare i molteplici bisogni di questi giovani.

Leaflet

Download: ENIT – ES – DE

In che modo l’indagine autentica può servire per lavorare con minori e giovani autori di reato o che vivono ai margini della società

Nell’ambito del progetto RENYO abbiamo messo a punto una vasta gamma di risorse e materiali volti a favorire il reinserimento delle giovani e dei giovani autori di reato in un percorso di istruzione e formazione. Il metodo proposto è quello dell’indagine autentica che pone la o il discente con i suoi interessi ed esperienze al centro del processo di apprendimento. L’obiettivo è quello di mettere in relazione interessi ed esperienze a un percorso di formazione formale attraverso le 8 fasi dell’indagine autentica. Il processo prevede il ricorso a una piattaforma digitale che supporta il processo di apprendimento.

Il team di RENYO mira a raggiungere i seguenti obiettivi:

Migliorare la capacità degli educatori di coinvolgere i minori autori di reato in percorsi formativi all’interno di istituti penitenziari minorili;

Preparare il personale docente degli istituti penitenziari a coinvolgere i minori autori di reato ricorrendo al metodo dell’indagine autentica, al fine di arricchire il repertorio degli educatori;

Sviluppare buone pratiche volte alla creazione di un’infrastruttura didattica digitale che garantisca la sostenibilità delle misure messe a punto nell’ambito del progetto;

Redazione di un lavoro di ricerca che riporta le esperienze di educatrici ed educatori che si sono serviti del metodo dell’indagine autentica nel percorso di formazione di giovani autori di reato.