Superare le sfide del COVID-19

Feb 14, 2021 | Notizie

La pandemia da COVID-19 ha posto molteplici sfide all’implementazione delle attività del progetto RENYO per come erano state pianificate. Misure restrittive sono state implementate in tutti i paesi partner per frenare la diffusione del virus da COVID-19, alle quali tutti i partner di RENYO hanno dovuto adattare attività e metodologie.

Nei mesi passati I partner hanno formato gli educatori che lavorano con minori autori di reato sulla metodologia dell’Indagine Autentica e l’uso della Learning Power Platform. Le formazioni degli educatori programmate per i mesi successivi allo scoppio dell’epidemia sono state in quasi tutti i casi convertite in incontri online e condotti tramite l’uso di piattaforme e strumenti interattivi quali Zoom o Padlet. In alcuni casi queste formazioni sono state rimandate leggermente per permettere il riadattamento delle attività alle nuove circostanze. Sebbene questo cambiamento abbia senza dubbio indebolito le interazioni umane tra partecipanti e formatori, ha anche offerto l’opportunità ai partner di esplorare ed imparare nuovi strumenti digitali e nuovi approcci all’educazione. Inoltre, ha anche permesso ad alcuni partner di raggiungere un target più ampio e distante di educatori (In Sicilia per esempio il CESIE ha formato educatori di diverse province della regione invece che solo nelle vicinanze di Palermo).

La fase successiva del progetto, che è ora in corso, riguarda direttamente gli educatori che sperimenteranno l’Indagine Autentica con i giovani che vivono negli ambienti protetti o di comunità in cui lavorano. Dai feedback ricevuti finora possiamo dedurre che la pandemia da COVID-19 pone molte sfide anche in questa fase. Con la chiusura delle scuole e i cambiamenti intermittenti fra lezioni scolastiche online ed offline, lo staff educativo vive una pressione maggiore e ha spesso difficoltà a trovare il tempo e la tranquillità necessarie per dedicarsi al processo dell’Indagine Autentica. Nonostante ciò, i feedback suggeriscono anche che c’è grande impegno da parte dello staff educativo per superare queste difficoltà e portare avanti il progetto con i migliori risultati possibili.